DOMANDE FREQUENTI

Abbiamo raccolto per te le risposte alle domande più frequenti ricevute dai nostri clienti

Il Noleggio a Lungo Termine è la modalità di fruizione di un veicolo con la possibilità di poter pianificare a monte il budget, grazie ad un canone che comprende tutte le voci di gestione:

· l’assicurazione (RCA, Incendio&Furto e Kasko);
· la manutenzione ordinaria (i tagliandi) e quella straordinaria (rotture e guasti);
. soccorso stradale h24/7
· la tassa di proprietà.

Inoltre, si possono scegliere dalla lista dei servizi accessori quelli più utili a rendere efficiente la propria attività:

· il veicolo in pre-assegnazione (per coprire il lasso di tempo necessario a produrre quello scelto);
· il veicolo sostitutivo in caso di guasto o incidente;
· la carta carburante;
· la sostituzione degli pneumatici e la gestione estivi / invernali

Il veicolo viene acquistato dalla società di noleggio, che lo concede poi in uso al conduttore (il cliente o driver) a fronte di un canone mensile di locazione per un periodo medio lungo, tipicamente dai 24 ai 60 mesi. Il driver può decidere se scegliere il veicolo tra quelli che il locatore ha già disponibili oppure selezionare modello e optional in base ai propri gusti.

Le norme fiscali permettono alle partite IVA di dedurre l’importo dei canoni del Noleggio a Lungo Termine. Il canone totale è composto da due voci: la quota finanziaria (o quota noleggio) e la quota servizi (che raggruppa costi come l’assicurazione, la manutenzione e i servizi accessori). È importante che la fattura di locazione riporti le due voci in maniera separata. La deducibilità dalle imposte dirette dei canoni di noleggio dipende dal tipo di utilizzo dell’autoveicolo e dalle diverse casistiche, che producono una varietà di percentuali di deduzione.

Si parte dal caso in cui il veicolo viene utilizzato esclusivamente come bene strumentale nell’attività propria dell’impresa, oppure impiegato con finalità pubbliche (veicolo “ad uso pubblico”): in tale situazione è possibile dedurre il 100% dell’importo della quota finanziaria e della quota servizi. Se, invece, il veicolo è assegnato in uso promiscuo ad un dipendente per la maggior parte del periodo d’imposta (“fringe benefit”), è possibile portare in deduzione il 70% della quota finanziaria e della quota servizi.

Nel caso in cui il veicolo non sia un bene esclusivamente strumentale e non venga concesso in “fringe benefit” ad un dipendente, la deduzione ammessa è pari al 20% della quota finanziaria (fino ad un massimo di 3.615,20 euro con ragguaglio ad anno) e della quota servizi. Nel caso in cui l’utilizzatore sia un Agente di commercio, la deducibilità massima dei canoni di noleggio è fissata a 5.164,57 euro, mentre la deducibilità massima dei costi connessi ai servizi è di 4.131,66 (l’80% di € 5.164,57).

Come nel caso del noleggio a lungo termine destinato alle aziende, anche per i privati il funzionamento è il medesimo: in base alla scelta del cliente il noleggiatore acquista il veicolo e lo concede in uso al conduttore – il cliente o driver – a fronte di un canone mensile di locazione. Il driver ha la possibilità di scegliere il veicolo e personalizzarlo secondo le proprie esigenze, esattamente come avviene nel caso dell’acquisto. Il canone di noleggio include tutti i servizi connessi all’utilizzo dell’auto: l’assicurazione (Rca, Incendio&Furto e Kasko), la manutenzione ordinaria (i tagliandi) e quella straordinaria (rotture e guasti), la tassa di proprietà. Ci sono poi una serie di servizi aggiuntivi dedicati in particolar modo a chi usa l’auto come strumento di lavoro: veicolo in pre-assegnazione – per coprire il lasso di tempo necessario a produrre l’auto – vettura sostitutiva in caso di guasto o incidente, carta carburante, sostituzione dei pneumatici e la gestione estivi/invernali. 

Come detto, nato per le aziende e per i professionisti, il noleggio  a lungo termine è ormai una realtà anche per i clienti i privati, anche se i consumatori che optano per noleggiare anziché acquistare un veicolo non possono beneficiare dei vantaggi fiscali concessi alle aziende. Nonostante questo il noleggio a lungo temine può essere sicuramente molto vantaggioso anche per un privato. Questo metodo infatti, nelle sue formule più complete include nel canone tutte le voci di spesa, incluse la manutenzione, l’assicurazione e il bollo. Cosi dunque si acquisisce il vantaggio di non incombere in alcun rischio improvviso, come un guasto o rottura che possano rende necessario un esborso imprevisto, il rischio di dimenticare di rinnovare l’assicurazione o di pagare la tassa di proprietà. Si ottiene dunque un questo modo una sicurezza e possibilità di pianificare le spese.

Ulteriore vantaggio, da non sottovalutare, è la possibilità frequente di adattare il veicolo al proprio stile di vita ed ai cambiamenti della quotidianità,  risorsa che può essere fondamentale, ottenendo un veicolo nuovo senza doverlo mai acquistare.

Con il noleggio a lungo termine infatti si ottiene un veicolo a disposizione per un periodo di tempo che si decidein maniera autonoma, che generalmente varia da 24 a 60 mesi. Alla fine del contratto, potrai scegliere una nuova auto oppure valutare l’acquisto del veicolo ,precedentemente preso in noleggio.

Per poter accedere al servizio di Noleggio a lungo termine auto e veicoli professionali è necessario presentare una serie di documenti, che variano a seconda del tipo di cliente. In linea generale sono necessari i documenti personali dell’amministratore – se azienda – o del cliente privato, occorre anche la documentazione finanziaria personale o aziendale.

Perché questi documenti? Perché la società di noleggio deve effettuare preventivamente quello che viene definito “scoring”, una procedura che analizza la capacità del cliente di sostenere l’impegno del canone mensile, oltre che valutare eventuale negatività pregresse. Una procedura non troppo diversa da quella necessaria ad accedere ad un finanziamento oppure ad un leasing, tutto questo per poter affidare al richiedente un veicolo del valore di diverse migliaia di euro.

– I documenti richiesti ad una società
Passando al dettaglio, una società di persone deve presentare una documentazione completa del modello Unico della società, della visura camerale aggiornata ad un massimo di 5 mesi o – in alternativa – l’attribuzione della partita Iva. Deve inoltre compilare e restituire il modulo privacy timbrato e firmato dal rappresentante legale. Rappresentante legale che deve fornire il documento legale di identità, corredato di foto e firma.

Società di capitali, cooperative, consorzi e fondazioni devono invece fornire l’ultimo bilancio completo, accompagnato dalla ricevuta di bilancio d’esercizio. Anche in questo caso c’è bisogno della visura camerale aggiornata ad un massimo di sei mesi precedenti. Il rappresentante deve firmare e timbrare il modulo privacy. Inoltre, c’è bisogno anche del documento di identità del rappresentante legale della società con firma e foto.

I documenti richiesti ad un libero professionista o ditta individuale
Altre tipologie di clienti molto diffuse sono il libero professionista e la ditta individuale. Per attestare la propria situazione finanziaria entrambi i soggetti devono presentare il modello Unico corredato della ricevuta di presentazione per verificarne la validità. La società individuale deve inoltre presentare il modulo privacy con timbro e firma del professionista. Il richiedente deve inoltre fornire copia della carta d’identità e della visura aggiornata. Se il professionista – o la ditta individuale – non è iscritto alla Camera di Commercio può presentare l’attribuzione della partita Iva.

I documenti richiesti ad un cliente privato
CI sono infine i clienti privati, non registrati come imprese. In questo caso occorre presentare il Cud e il modulo privacy firmato, allegando un documento di riconoscimento in corso di validità, la patente e il codice fiscale. In linea di massima, è necessario che il cliente sia assunto regolarmente da almeno sei mesi e deve fornire le ultime due buste paga, oltre all’attestazione il pagamento di una qualsiasi utenza domestica (luce, acqua, gas o telefono) intestata al richiedente.

Uno dei passaggi del processo di stipula di un noleggio a lungo termine è lo scoring, termine inglese che indica l’assegnare un punteggio ad un soggetto sulla base di parametri oggettivi stabiliti da chi effettua la valutazione. Ma come si applica lo scoring nel noleggio auto? Chi lo effettua e sulla base di quali elementi?

Iniziamo con il dire che nel caso specifico lo scoring serve a valutare il merito creditizio e la capacità finanziaria del soggetto – privato, libero professionista o azienda – che sottoscrive un contratto di noleggio a lungo termine. Viene effettuato dalla società di noleggio e come avviene anche per un finanziamento, per un leasing o per un mutuo occorre valutarne l’affidabilità e la capacità di sostenere la spesa per il canone mensile.

  • IL MERITO CREDITIZIO

Per quanto riguarda l’affidabilità – o merito creditizio – si fa ricorso alle banche dati, come ad esempio Crif, per tracciare uno storico delle pregresse esperienze con banche e finanziare al fine di evidenziare eventuali ritardi nei pagamenti, o peggio delle insolvenze. Nelle banche dati finiscono anche le emissioni di assegni non coperti, così come i fallimenti societari. Nel caso di aziende, a rispondere di eventuali negatività – oltre alla società stessa – sono anche gli amministratori. La presenza di eventi negativi nelle banche dati pregiudica l’approvazione della richiesta di noleggio a lungo termine. Costituiscono elementi positivi la restituzione puntuale di finanziamenti, anche quelli ancora in corso.

  • LA CAPACITÀ FINANZIARIA

L’altro elemento necessario ad effettuare lo scoring nel noleggio a lungo termine è la capacità finanziaria del richiedente nel sostenere l’impegno economico. In questo caso ad essere valutato è il reddito – nel caso di privati o liberi professionisti – oppure i bilanci nel caso di un’azienda. La società di noleggio deve tenere conto di eventuali impegni finanziari già in essere e di quello che risulta come reddito mensile, deve esserci capienza sufficiente per sostenere il canone mensile e lasciare la liquidità necessaria al richiedente. In base all’analisi documentale viene stabilito un budget, che rappresenta il tetto massimo al costo del veicolo che potrà essere affidato.

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